Si fa presto a dire "calorie"!

Quando si vuole perdere peso, la prima cosa che si fa, in maniera più o meno appropriata, è contare e ridurre le calorie della giornata. Cosa significa “caloria”? Essa è l’unità di misura del calore e dell’energia ed è, in particolare, la quantità di energia che serve per aumentare di 1°C la temperatura di 1 grammo di acqua. Più comunemente, soprattutto in ambito alimentare, si usa la chilocaloria (kcal) che rappresenta la quantità di energia necessaria ad innalzare di 1°C la temperatura di 1 Kg di acqua. In pratica, quando si parla di kcal di un alimento, si indica l’energia che quell’alimento fornisce: un alimento con un numero di kcal più grande offre una quantità di energia maggiore.

Le calorie, però, non sono tutte uguali, o meglio, due alimenti con lo stesso numero di kcal non possono essere consumati indistintamente, poiché hanno caratteristiche diverse. Assumere un certo numero di calorie di carne non è uguale a mangiare uno stesso numero di calorie di verdura. Inoltre, non sono da trascurare i metodi di preparazione e di cottura di ciascun alimento, che possono modificare l’apporto calorico della pietanza.

Solitamente, il numero di calorie si riferisce a 100 grammi di prodotto, quindi bisogna tener conto anche della quantità: non è detto che una piccola quantità di cibo corrisponda a poche calorie, perché gli alimenti hanno peculiarità nutrizionali e densità differenti. Ad esempio, 100 grammi di cioccolato fondente hanno circa 540 kcal e, per avere uno stesso apporto calorico mangiando cocomero, ne servirebbero quasi 2Kg!

L’alimentazione equilibrata non è quella con il minor valore calorico, ma quella che assicura il corretto apporto nutrizionale. Attenzione, quindi, a fare semplicemente un calcolo giornaliero di calorie! Lasciate che sia una persona competente a strutturare un percorso alimentare su misura che, oltre ad avere un adeguato apporto calorico, eviterà anche di incorrere in carenze nutrizionali.