Acqua e sport

Quando si parla di nutrizione, spesso si pensa solo ai cibi “solidi”; in realtà, ci sono anche quelli “liquidi” e l’ACQUA è sicuramente il più importante.

Il nostro corpo è costituito per circa il 60-70% da acqua, quindi è facile comprendere quanto sia necessaria. Essa è il costituente principale di tutte le cellule e, in carenza di essa, vengono bloccati processi biologici essenziali alla sopravvivenza e al buon funzionamento delle cellule stesse.

La gestione corporea dell’acqua è cruciale per la salute, perché così come la mancanza, anche l’eccesso può determinare problematiche di salute oppure essere segnale della loro insorgenza. A titolo di esempio, la cellulite è la manifestazione della ritenzione idrica, di un ristagno eccessivo di acqua in alcuni distretti corporei. Uno dei sintomi tipici del diabete mellito di tipo 1 è la continua necessità di bere, un senso della sete particolarmente sviluppato.

Tutto ciò è maggiormente vero anche quando si effettua attività sportiva. Infatti, durante lo sport, l’organismo utilizza l’acqua per l’efficienza del tessuto muscolare e mette in atto tutte le strategie possibili per evitare che la temperatura corporea salga eccessivamente: prima fra tutte, la sudorazione.

Se si perde una quantità di acqua pari al 2% del peso corporeo, si parla di disidratazione e se la percentuale di liquidi persi aumenta, può essere compromessa la prestazione e possono manifestarsi problemi anche importanti: stanchezza, perdita di forza, di potenza e di resistenza fino a deficit cognitivi e mentali.

Con il sudore, non si perde solo acqua, ma anche micronutrienti quali sodio, potassio, magnesio e piccole quantità di cloro.

La cura dell’idratazione è estremamente importante, quindi cosa fare?

Se l’attività fisica non è intensa e/o non frequente, è sufficiente l’acqua contenuta nel pasto completo precedente (purché equilibrato) e una piccola integrazione prima, e dopo l’attività fisica. Se, invece, l’attività motoria è intensa e/o frequente, l’idratazione deve essere curata maggiormente prevedendo di bere anche durante lo sforzo fisico.

Cosa bere? L’acqua potrebbe non essere sufficiente a reintegrare i sali minerali persi, quindi sono da preferire delle bevande isotoniche o leggermente ipotoniche per favorire l’assorbimento dei micronutrienti. Significa che è consigliabile consumare le bevande in cui sono presenti piccole quantità di sali minerali. A fronte di una grossa perdita di liquidi, corrispondente ad un’attività prolungata o a ritmo alto, sarebbe meglio aggiungere anche dei carboidrati (non a caso!).

Non è da trascurare nemmeno la temperatura dell’acqua: berla fresca, ma non fredda, favorisce il ripristino dell’idratazione.

Quanto bere? Ascoltare il senso della sete è un ottimo criterio. Bisognerebbe bere un po’ più di quanto si è perso. Non è difficile individuare la giusta quantità: basta pesarsi prima e dopo lo sforzo fisico.

Tutto chiaro? Spero di sì!!!