Pellicola per alimenti...

Oltre ai buoni propositi riguardanti il cibo, facciamo più attenzione a come esso viene conservato! Gran parte degli alimenti che consumiamo è confezionata nella plastica (vaschette, pellicole, ecc.) che, indubbiamente è comoda, ma non proprio salutare.

Vi segnalo una "creazione" tutta italiana che permette la conservazione, sia in termini di qualità che durabilità, di frutta e verdura: si tratta di una pellicola formata da pectina, estratta dalle mele, arricchita di olio essenziale di semi di pompelmo, il tutto inglobato in una matrice di argilla.

La pectina è un addensante naturale dalle proprietà filmogene che, grazie all'unione con la tecnologia dei nanotubi di hallosyte (argilla a base di silicato di alluminio), acquisisce maggiore elasticità e resistenza alla deformazione e alla rottura.

L'olio essenziale di pompelmo (come tanti altri oli essenziali) ha proprietà antimicrobiche conosciute sin dall'antichità e l'incapsulamento nell'hallosyte ne prolunga il rilascio nell'alimento che, quindi, risulta protetto dall’attacco di batteri e funghi per un periodo più lungo.

Per sperimentare questa tecnologia è stata utilizzata la fragola, frutto rinomatamente delicato ed estremamente deperibile. Rivestendola di biopellicola, posta a temperatura ambiente con un tasso di umidità pari al 60%, la fragola si è mostrata perfettamente conservata e commestibile dopo 21 giorni, a differenza di quella non rivestita che era tappezzata da muffe dopo soli due giorni.

La pellicola, vista la sua composizione, è commestibile, insapore e incolore: aspetto non trascurabile, considerato che il nostro rapporto con il cibo è mediato dai nostri sensi, tra cui anche la vista.

Questo biorivestimento è anche un esempio di economia circolare, poiché viene prodotto a partire da scarti di altre lavorazioni agricole.

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