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Obesità

Quest’anno, il Carnevale è coinciso con la Giornata Mondiale dell’Obesità. Buffa coincidenza: due eventi molto diversi, ma con un tripudio di cibo in comune! Per la festa, se ne riparlerà il prossimo anno, ma l’attenzione nei confronti dell’obesità non deve diminuire. Proprio questa è la finalità della Giornata Mondiale: sensibilizzare cittadini ed istituzioni verso la prevenzione dell’obesità, favorendo la salute ed evitando eventuali discriminazioni e pregiudizi.

 

Le previsioni per i prossimi 10 anni parlano chiaro:

  • 1,9 miliardi di persone nel mondo vivranno con l’obesità nel 2035;
  • L’impatto economico globale stimato del sovrappeso e dell’obesità nel 2035 è pari a 4,32 trilioni;
  • L’obesità infantile aumenterà del 100% tra il 2020 e il 2035;
  • Entro il 2035, 1 persona su 4 vivrà con l’obesità.

In Italia (dati 2023 del Sistema di Sorveglianza OKkio alla Salute - dati 2022 dell’Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi di età scolare - dati del sistema di sorveglianza PASSI nell’aggiornamento 2022/2023):

  • I bambini (età 8-9 anni) in sovrappeso sono il 19%, quelli obesi il 9,8%, compresi i bambini gravemente obesi che rappresentano il 2,6%;
  • Il 18,2% dei ragazzi 11-17 anni è in sovrappeso e il 4,4% obeso; l'eccesso ponderale diminuisce lievemente con l’età, è maggiore nei maschi e nelle Regioni del Sud.
  • 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale: 3 in sovrappeso (con un indice di massa corporea – IMC – compreso fra 25 e 29,9) e 1 adulto su 10 è obeso (BMI ≥ 30).

L’obesità racchiude in sé diversi aspetti: metabolici, genetici, comportamentali, sociali e ambientali. Essa è spesso legata a molte patologie, quali diabete mellito, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica e, nei bambini, anche diabete di tipo II, problematiche muscolo-scheletriche e asma. L’obesità, quindi, incide profondamente sullo stato di salute, compromettendo e/o riducendo le aspettative di salute e di vita. Inoltre, frequentemente, le persone obese sono sottoposte a pregiudizi e attacchi psicologici, che aggiungendosi alle difficoltà “fisiche”, peggiorano il loro stato d’animo.

 

Il tema di quest’anno, “Sistemi in cambiamento, vite più sane”, è un invito a cambiare le proprie abitudini, il proprio stile di vita, non solo ponendo maggiore cura nella scelta degli alimenti consumati ed evitandone l’eccesso o promuovendo l’attività fisica regolare, ma anche allargando le vedute posizionando l’individuo all’interno di un sistema più ampio che coinvolge diversi contesti (sanitari, ambientali, normativi, urbanistici, ecc.).

 

La prevenzione dell’obesità è, quindi, un investimento per il futuro di tutte le generazioni.

 

Per approfondimenti:

 

www.worldobesityday.org

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