Quando si parla di cibo, spesso si pone l’attenzione sulla sua tipologia o sulla sua qualità; raramente si pensa alla MASTICAZIONE. Eppure, essa è una componente estremamente importante della nutrizione. Vediamo il perché!
“La digestione inizia in bocca” è una frase sentita tante volte e che rispecchia proprio il vero. La masticazione serve per sminuzzare, ridurre il cibo in piccoli pezzetti, così da renderli più facilmente aggredibili dai succhi gastrici, una volta arrivati nello stomaco. Le piccole dimensioni del cibo masticato permettono il suo mescolamento con la saliva, formando una massa omogenea e sufficientemente morbida da poter scivolare lungo l’esofago. Lo stazionamento nello stomaco risulterà limitato, in quanto il cibo parzialmente scomposto sarà digerito più velocemente e non si avrà nemmeno un esagerato aumento dell’acidità gastrica. La saliva, inoltre, contiene enzimi che iniziano la scomposizione chimica degli amidi. Non solo! Gli enzimi della saliva (in particolare, il lisozima) hanno anche un’attività antimicrobica, provvedendo ad un’inziale “sanificazione” del cibo.
Nella bocca, masticare correttamente e a lungo, specialmente cibi crudi, assicura il massaggio delle gengive e la pulizia del cavo orale, con conseguente rimozione dei residui di cibo entrati negli interstizi tra i denti. L’atto masticatorio consente anche la stimolazione osteo-articolare e circolatoria, assicurando un’opportuna ossigenazione dei tessuti e una migliore efficienza di tutto l’apparato.
Un’adeguata masticazione del cibo riduce la necessità di bere durante il pasto, evitando la diluizione dei succhi gastrici e facilitando, quindi, la digestione.
Mangiare velocemente, masticando poco, fa sì che venga ingurgitata molta aria: questo causa la sensazione di gonfiore addominale e il fenomeno dell’eruttazione. A proposito di gonfiore, non si può dimenticare il microbiota intestinale! Infatti, il cibo non adeguatamente digerito rappresenta il substrato ideale per le fermentazioni da parte di alcuni batteri e funghi presenti nell’intestino. Tutto ciò dà luogo a meteorismo (a volte, anche crampi dolorosi), a modificazioni dell’alvo, nonché a proliferazione e conseguente predominanza, non sempre opportuna, di alcune specie microbiche. Anche l’assimilazione dei nutrienti a livello enterico ne risente, sfavorendo l’utilizzazione ottimale del cibo ingerito.
Rimaniamo nell’intestino perché i recettori che monitorano le riserve energetiche, regolando il senso di fame e quello di sazietà, si trovano anche lì e vengono attivati dopo circa 15 minuti dall’inizio della digestione. La regolazione dell’appetito è un meccanismo complesso che coinvolge alcune aree specifiche del cervello, il sistema endocrino e l’apparato digerente, la cui interazione porta alla produzione degli “attori” protagonisti: gli ormoni leptina (ormone della sazietà) e grelina (ormone della fame). Mangiando lentamente e masticando bene, arriva al cervello (all’ipotalamo) il messaggio che la quantità e la qualità del cibo consumato sono sufficienti a garantire l’energia e i nutrienti necessari. Questo porta alla produzione, da parte delle cellule adipose, di leptina, inducendo il senso di sazietà. Al contrario, lo svuotamento dello stomaco stimola il cervello a rilasciare grelina, così da manifestare il senso di fame. La masticazione, quindi, rappresenta sia un segnale di inizio del processo digestivo, sia un segnale che indica quando è il momento di smettere di mangiare.
Senza tralasciare che il cibo rappresenta anche una fonte di piacere, una masticazione opportuna influisce sulla percezione dei sapori. Infatti, masticare bene e lentamente permette di assaporare gli alimenti che vengono consumati, apprezzandone le caratteristiche gustative. Uno dei vantaggi di ciò è rappresentato anche dalla possibilità di utilizzare una quantità minore di sale, senza sminuire la gratificazione del palato. Da questo punto di vista, quindi, il senso di sazietà, inteso come “stomaco pieno”, si unisce al grado di soddisfazione sensoriale.
La masticazione, gesto automatico a cui si dà sempre meno valore a causa dei ritmi frenetici della vita attuale, riveste invece un ruolo importantissimo sia per una corretta funzionalità dell’apparato digerente sia per poter godere appieno dei pasti consumati.
Rimane, quindi, da fare un’unica raccomandazione………..MANGIARE LENTAMENTE E A BOCCA CHIUSA!!
Biologa Nutrizionista